-Perché piangevi?- disse piano. Rimasi interdetta. -Scusami?- dissi timidamente voltandomi verso di lui. Aveva un cappello largo nero e i ricci gli cadevano fino alle spalle, una maglietta bianca con le maniche nere e delle collane il cui ciondolo cadeva all'interno del tessuto, non permettendomi di capire cosa fossero. -Due giorni fa, sul retro dell'All night long- prese un sorso dalla sua tazza, leccandosi le labbra dopo. Ero in fibrillazione. -Non lo dico di certo a una spia di cui non so nemmeno il nome- non so con che coraggio riuscii a dirlo, mentre i miei occhi erano stati catturati dalle sue carnose labbra inumidite. -Mi chiamo Harry- disse, rocamente. Mi sembrò il nome più bello del mondo. -e tu?- continuò. -Faith, mi chiamo Faith- dissi ormai sicura di essere arrossita per il modo penetrante con cui mi guardava. -Non ti stavo spiando, ero semplicemente uscito dal locale per prendere un po' d'aria- fece una pausa, bevendo ancora dalla tazza, -capisco perfettamente se non vuoi parlarmene, infondo non mi conosci, ma mi sembravi triste e penso sia un peccato perché una ragazza come te non dovrebbe esserlo- Ritrovai i suoi occhi. -Come me in che senso?- dissi perplessa. -Bella- disse semplicemente e il mio cuore scoppiò. vivo-di-harry. ©