Incappare in un disturbo alimentare,
è rischio assai banale: che avvenga per insicurezza o superficialità,
rimane comunque il rebus per dove quello condurrà.
È debilitante, la psiche pare essere in combutta contro la persona stessa, e quando anche
l'anima è convinta della veridicità del fatale riflesso,
si diventa il nemico numero uno di sé.
La logica dei cari e di chi si premura non regge, il cibo è l'unico a cui si presta udienza,
sia che ci si rinunci sia che si sviluppi per esso una dipendenza.
Molto, dell'esito ultimo, della partita finale, incide il contesto, così come l'educazione ricevuta,
poiché è fondamentale che dall'infanzia venga insegnato, ripetuto e ribadito,
che l'amore affettuoso è il nutrimento basilare,
non conta quanto sia magro o carnoso un dito.
Noi non siamo il numero che pesiamo, voglio alla galassia intera gridarlo,
e il nostro corpo, nessuno è veramente ingombrante, è questo il passo decisivo, la rotta per conquistare la luce, la libertà, lo slacciarsi da un'utopica brama, che trae sostentamento dalla perfezione.
Capiremo mai che è proprio essa,
a portarci alla perdizione?
NOTA: quando ho concepito questa "storia", avevo in mente un progetto diverso, ma ho lasciato correre le dita sulla tastiera senza pormi limiti (per una volta non mi sono controllata, è stata una sensazione appagante!), ed ha preso forma il presente prodotto. Non riguarda esclusivamente il tema alimentare, anche se spero di non esserne fuoriuscita troppo. ciò di cui ero ignara, però, è dei larghi benefici che ho potuto trarre. Critiche, commenti e altro sono profondamente graditi, grazie
di cuore!
•tratto dalla storia•
"Resti stasera?" pronuncia tali parole con voce roca, ricordando la canzone che mi ha cantato poco fa.
Per la prima volta da quando lo conosco, posso giurare di vederlo in uno stato di vulnerabilità. Lo guardo negli occhi, e riesco a percepire una sorta di timore riflessa nelle iridi.
Ma paura di che cosa Niccolò, di cosa dovresti mai avere paura?
•☁︎•
La finzione è l'arma più forte che un'anima fragile può utilizzare a proprio favore nei confronti della vita. A volte presentandosi trasparente in maniera totale, a volte per soltanto piccoli aspetti di sé. In altre occasioni invece, capita di cambiare completamente la propria immagine, creandone una seconda anni luce lontana da quella reale. E quando accade che due maschere, simili e opposte allo stesso tempo, si incontrano, è inevitabile la curiosità. Perché entrambe conoscono le sensazioni che si provano a nascondersi dietro un'altro lato di sé, ed entrambe più vanno avanti a conoscersi, più capiscono che arriverà l'attimo in cui dovranno mostrarsi per come sono.
Copertina by @lasuatrilly
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