PREMESSA: scusatemi per gli errori grammaticali o per la concordanza dei verbi nella storia però scrivendo con il telefono è un po' difficile. Probabilmente la storia verrà revisionata in futuro, attualmente è completa.
P.s. l'account presente nella copertina è il mio nickname precedente, questa storia non è stata presa ne copiata da nessuno.
Newt pov's
Thomas continuava a tormentare continuamente i miei pensieri. E io non lo respingevo, lo facevo entrare, lo accoglievo nei miei pensieri, ne avevo bisogno. Per me era un qualcosa di cui non si può proprio fare a meno. Una droga. Una droga pesante. La peggiore. Anche se allo stesso tempo la migliore. Quella di cui hai bisogno quando stai male. Quella che ti fa compagnia quando non c'è nessuno vicino a te. Quella più costosa, ma per cui spenderesti milioni per averne anche un poco.
Quella che una volta provata non ti lascerà mai, perché ne rimarrà sempre la voglia di averla. Perché il tuo cervello ne ha bisogno.
Thomas era la mia droga, ma non ne aveva bisogno la mia testa. Ne aveva bisogno il mio cuore.
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#1 in newtxthomas
#1 in dylanob
#25 in newtmas
#50 in newt
#49 in dylan
Non credo di dovervi dire molto per fare galoppare la vostra fantasia se vi dico Manuel, Simone, gladiatori e antica Roma. Vi giuro però che il giorno in cui ho iniziato a scriverla non era previsto che venisse fuori questa cosa decisamente non adatta alla vita monacale...
****** DAL TESTO *****
<<Simo rallenta>> quasi supplicò mentre il piacere risaliva le sue vene e gli offuscata la vista con le lacrime di un orgasmo che sentiva essere imminente <<Così perdo completamente il controllo>>.
<<Rallentare?>> gli rispose il corvino mentre accelerava il ritmo di entrata ed uscita, ansimando sempre di più mentre tentava di afferrare l'aria che usciva dai suoi polmoni ad ogni nuovo affondo che si lasciava dare <<Rallentare un accidenti Manuel. Io è tutta la vita che ti aspetto>>.