L'acluofobia (dal greco ἀχλύς achlýs, "oscurità", e φόβος phóbos, "fobia") o nictofobia (raro "scotofobia") è la forte paura dell'oscurità e del buio. Park Jimin, un giovane, fino al cuoio capelluto bramoso di vita, prigioniero di se stesso e del suo destino, fa parte di un mondo che non gli appartiene. Il suo unico oggetto di distrazione è l'arte, le melodie, i colori, i polpastrelli immersi in fiumi di tempera umida, le tele imbrattate con la sua anima. L'Universo schierato contro lui, la sua vivacità spenta dal buio della cecità e il suo coraggio sopraffatto dalla paura di tutto ciò che è nascosto, privo di luce. Quasi un ossimoro si cela dietro la sua storia, la quale di poetico nulla sembra avere se non si considerano i versi in rima che ogni tanto egli compone e custodisce. Ma non sempre le stelle giocano a suo sfavore, a volte anch'esse si allineano: ed è proprio allora che quelle tonalità spente dalla malattia ritorneranno a gioire dinanzi ai suoi occhi. ° ° ° ° ° ° L'intera narrazione è basata sul frutto della mia immaginazione. I personaggi NON rispecchiano le caratteristiche reali, tranne per quanto riguarda l'aspetto fisico. ° ° ° boyxboy ✔️ angst ✔️ fluff ✔️ smut ✘