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-Shh! Fai piano, ci scoprono!- sussurrò Sirius, schiacciandosi contro il muro dello sgabuzzino delle scope del terzo piano.
Marlene rise, buttandosi addosso al Black -Sei il solito guastafeste.-.
-Sono realista. Scommettiamo che tra dieci secondi la Evans aprirà la porta e ci troverà in questa posizione estremamente fraintendibile?- il ragazzó provó a rimanere serio, ma un ghigno malandrino gli si allargó sul viso.
-Non è estremamente fraintendibile. È che sei comodo.- mugugnò la moretta.
Sirius si limitò a sorridere malizioso.
-Questo è estremamente fraintendibile.-, disse Marlene, per poi mettersi di fianco al malandrino, appoggiata al muro
-Oh, fanculo alle posizioni estremamente fraintendibili. Sei molto più comodo del muro.-.
Il Black sorrise nel buio, sentendo la ragazza che appoggiava la schiena al suo petto.
Sorrideva nel buio perchè sapeva di non doversi affezionare troppo. Avrebbe rovinato tutto, come sempre.
Sorrideva nel buio perchè era convinto che se gli altri non l'avessero visto sarebbe stato meno difficile separarsi da quel sorriso.
Anche se era stupido, triste e umiliante, Sirius Black sorrideva nel buio, perchè era l'unica cosa che pensava di potersi permettere.
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Due semplici ragazzi, tormentati da ciò che hanno dentro.
Entrambi pieni di paura, ansia e panico.
Entrambi presi a schiaffi in faccia dall'amore.
TW: attacchi di panico, attacchi d'ansia.
violenza domestica, fisica e psicologica.
salute mentale.