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-Shh! Fai piano, ci scoprono!- sussurrò Sirius, schiacciandosi contro il muro dello sgabuzzino delle scope del terzo piano.
Marlene rise, buttandosi addosso al Black -Sei il solito guastafeste.-.
-Sono realista. Scommettiamo che tra dieci secondi la Evans aprirà la porta e ci troverà in questa posizione estremamente fraintendibile?- il ragazzó provó a rimanere serio, ma un ghigno malandrino gli si allargó sul viso.
-Non è estremamente fraintendibile. È che sei comodo.- mugugnò la moretta.
Sirius si limitò a sorridere malizioso.
-Questo è estremamente fraintendibile.-, disse Marlene, per poi mettersi di fianco al malandrino, appoggiata al muro
-Oh, fanculo alle posizioni estremamente fraintendibili. Sei molto più comodo del muro.-.
Il Black sorrise nel buio, sentendo la ragazza che appoggiava la schiena al suo petto.
Sorrideva nel buio perchè sapeva di non doversi affezionare troppo. Avrebbe rovinato tutto, come sempre.
Sorrideva nel buio perchè era convinto che se gli altri non l'avessero visto sarebbe stato meno difficile separarsi da quel sorriso.
Anche se era stupido, triste e umiliante, Sirius Black sorrideva nel buio, perchè era l'unica cosa che pensava di potersi permettere.
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Tutti dicono che gli opposti si attraggono, ma se gli opposti non fossero più tanto opposti e forse più simili di quanto si pensi?
Celine è una ragazza di ventidue anni, come tutti ha i suoi demoni passati, che nasconde dietro i suoi occhi ghiacciati e l'espressione di una ragazza irraggiungibile, pericolosamente bella, una forza magnetica enorme e una voce cristallina, in grado di incantare tutti.
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"Firenze sai, non è servita a cambiarla..."
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He fell First She fell harder
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-Okok, scusa Regina delle nevi.-
-Regina delle nevi?-
-Si, perché hai gli occhi del colore del ghiaccio e lo sguardo di chi vuole dimostrare fredda come il ghiaccio.-