Tutto sembrò bloccarsi: tutte le persone che erano in quella enorme casa, la musica, le voci intorno a lui. La vide, dopo quello che era successo, la vide lì. I suoi lunghi capelli erano sciolti, aveva un vestito rigorosamente nero, come i tacchi e poi fu lì che la notò, ed il suo cuore sobbalzò. Perse dei battiti probabilmente, e dopo poco il cuore cominciò a battere sempre più velocemente. Ce l'aveva al collo, quella stupida collana che le aveva regalato prima di rovinare tutto. Voleva entrare avvicinarsi ma notò un sorriso, uno di quei sorrisi che le vedeva raramente addosso, accompagnato dalla sua risata, non rideva quasi mai così, a parte che con lui, poi si portò i capelli all'indietro come faceva sempre. Lui odiava il fatto che le aveva fatto del male, odiava il fatto che le persone le avevano fatto del male, odiava il fatto che probabilmente non l'avrebbe mai più fatta ridere in quel modo. E lì...lì capì, così si girò e se ne andò, non poteva farle questo. ... E lei, l'aveva visto e desiderava solo corrergli in contro in quel momento. Desiderava stringerlo così forte da non avere più fiato. Voleva sentire quella chimica che fra loro c'era sempre stata ed era più bella di quella che leggeva nei libri. Lui sapeva di aver sbagliato tutto e che l'avrebbe persa... persa per sempre.