Yuta e Ten lavorano da 4 anni al "Highway To Heaven", il locale a luci rosse più in voga di Seoul. Tutt'oggi Yuta si chiede cosa gli passasse per la testa quando ha accettato di lavorare come stripper e lap dancer in questo locale insieme al suo migliore amico. Il motivo di questi continui ripensamenti, non è tanto il lavoro in se, ma l'essere continuamente preso di mira da pervertiti maniaci, anche se capisce che facendo un lavoro del genere tutto ciò è perfettamente normale. Ten, al suo contrario, è più sicuro di se e si trova perfettamente a suo agio in questo ambiente. Al contrario di Yuta, a lui non danno fastidio gli sguardi dei clienti o certi loro atteggiamenti, perché crede che tutto ciò sia dovuto al fatto che la gente lo trovi irresistibile, ed è proprio per questo che è diventato il numero uno del locale.
Può quello che per loro è solo un posto di lavoro arrivare ad occupare un ruolo più importante nelle loro vite? Magari a causa di qualcuno in particolare?
Ship protagoniste: TaeYu e JohnTen
Ship presenti nella storia: JohnIl, JaeYu, JaeDo, KunWin, JungIl, MarkHyuck, NoMin, LuRen, XiaoHenYang e ChenSung
🅐🅥🅥🅔🅡🅣🅔🅝🅩🅔:
- 𝗕𝗼𝘆𝘅𝗕𝗼𝘆
- 𝗦𝗺𝘂𝘁
- 𝗠-𝗽𝗿𝗲𝗴
- 𝗔𝗻𝗴𝘀𝘁
- 𝗟𝗶𝗻𝗴𝘂𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝘃𝗼𝗹𝗴𝗮𝗿𝗲
- 𝗠𝗮𝘁𝘂𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝘁𝘀
- 𝗧𝗿𝗶𝗴𝗴𝗲𝗿 𝘄𝗮𝗿𝗻𝗶𝗻𝗴𝘀
Iniziata il 09/08/2019
Conclusa il ?????????
Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre.
Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura".
Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro.
Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido.
Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata.
Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.