"Dietro un grande uomo, c'è sempre una grande donna"
È questa la frase che Clarice continuava a ripetersi ogni giorno, per convincersi di essere importante.
Gli uomini credono di avere il potere nelle loro mani, credono di poter possedere tutto. Si arrogano diritti, combattono guerre sanguinose, uccidono senza pietà, distruggono intere città. Gli uomini hanno scritto la storia, l'hanno plasmata a loro piacimento per poi imprimerla nelle menti delle generazioni future. Gli uomini vincono le battaglie con i loro scudi luccicanti, dipingono quadri per glorificare la grandezza e la bellezza di Dio, si sposano per confermare il loro rango nobiliare. Gli uomini sembrano essere sempre il centro e il fulcro di ogni storia, di ogni leggenda, di ogni mito. Poi ci sono le donne. Le donne amano, le donne piangono, le donne si disperano. Le donne sono determinate, indipendenti e forti. Combattono per sé stesse, per la loro famiglia, per i loro mariti. Combattono perché devono, perché sanno che questo è l'unico modo che hanno per ottenere un posto nel mondo. Non è facile essere donna, ma è bello esserlo.
Clarice ha sempre combattuto, ogni giorno. Non è una donna qualunque: deve assicurarsi una determinata posizione in famiglia, in società e all'interno di una città a lei completamente sconosciuta. Lei è la moglie del banchiere più ricco d'Europa, del Mecenate più famoso d'Italia. Lei è la moglie di Lorenzo de Medici, detto il Magnifico. Clarice fa parte della famiglia che ha formato e costruito Firenze, famiglia che ha generato il Rinascimento. Lei ormai è una Medici e le donne della famiglia Medici hanno fermezza e coraggio nel loro cuore. Devono accompagnare i loro mariti in quella che è la tortuosa e difficile strada che conduce al successo e al potere. Le donne di casa Medici dimenticano il loro passato e si annullano per scrivere un nuovo futuro, un futuro che dia gloria e fama alla Banca dei Medici.
"I poeti canteranno gli eroi, consegnandoli all'Immortalità"
Ecco ciò che mi hanno insegnato. E io ho consumato la vita per cercare parole con cui glorificare Roma. Però, mentre varco la soglia dell'Ade, non è all'Eneide che penso. Sono altre le domande che mi tolgono il respiro: chi canterà me? i miei affetti? i sogni e le paure che mi hanno animato? Tutto ciò che ho ritenuto importante è destinato a perdersi nelle intricate tele del Fato?
Temo di sì.
E il cuore comincia a battere al ritmo dei ricordi.
Il mio nome è Publio Virgilio Marone, e questa è la mia storia.
BOOKTRAILER: https://youtu.be/027oUpRAu6A
Capitoli previsti: 84 (inclusi quelli non numerati), se todo va bien