Estate 1982. Gelsomino e rugiada accarezzano la pelle dei ragazzi a bordo delle proprie biciclette, che sfrecciano lungo le stradine di Forte Dei Marmi, veloci almeno quanto le risate che invadono ogni serata. Le uniche cose a sembrare ancorate sono le torture di un ragazzo, affisse nella bacheca della sua mente annebbiata da una palette di colori fusi confusionariamente, che va a sciogliersi fino agli occhi freddi e ghiacciati del giovane. Le finestre, aperte su una via secondaria, mostrano una ragazza che è stata capace di tenere legate come palloncini le torture del fanciullo dai capelli color notte, come quella in cui hanno lanciato al vento le proprie sofferenze. Ma una notte non basta per dimenticare anni di dolori ingiustificati. Una notte non basta a cancellare quello che si è. Due ragazzi che si conoscono, ma non sanno assolutamente nulla dell'altro, non posso fare a meno di pensare a tutto quello che hanno in comune. Così faranno altri due loro coetanei, in cerca di liberarsi di ciò che sono, perché la loro essenza non piace alla società ordinaria. I gesti piccoli e effimeri, mascherati in bugie, dei due complici aiuteranno a cancellare sofferenze legate all'adolescenza.