"Finn. hai finito di rovinarmi la serata?" "non avrei mai dovuto lasciarti, ho capito di aver sbagliato non appena il tuo aereo è decollato, mi sono distratto tutta l'estate. speravo di dimenticarti ma non è così. avevo paura. avevo paura che se avremmo passato l'estate insieme avresti visto..." "visto cosa?" "me." "ti prego non andare con lui." "perché? dammi una ragione e sono ciò che passa non basta." "perché non vuoi farlo." "non basta." "perché neanche io voglio." "non basta." "che altro può esserci?" "il vero motivo, per cui dovrei restare qui e non salire su quella macchina...tre parole...sette lettere...dille e sono tua."