Story cover for Io, Rape by Ansev18
Io, Rape
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Ongoing, First published Aug 06, 2019
Cominciai a raccontare la mia storia come se fossi stata un automa, ormai l'avevo fatto così tante volte che non sentivo più nessuna emozione : ero distaccata, come i nazisti lo erano di fronte alle crudeltà che commettevano nei campi di concentramento.
"Era una sera dell'8 novembre, stavo tornando a casa dalla lezione di diritto. Era sera, ma non eccessivamente tardi.  Non c'era freddo:  indossavo una felpa e un paio di jeans strappati al ginocchio;  tenevo stretta a me la borsa per paura che mi rubassero i documenti. Ascoltavo un po' di musica mentre aspettavo il bus per ritornare a casa. Tutto attorno a me era deserto, non c'era anima viva se non due ragazzi che stavano dalla parte opposta del marciapiede a fare gli idioti e a scherzare. Avevano il cappuccio che copriva loro il volto, per cui non subito li riconobbi. Ad un tratto uno dei due mi indicò: sentii il suo amico ridere a crepapelle e fare segno all'altro di attraversare la strada. Solamente dopo mi capii che il mondo attorno a me aveva spento la luce"
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