C'è chi viaggia per perdersi, e c'è chi viaggia per trovarsi. Questo diceva Gesualdo Bufalino in uno dei suoi libri, ed io non posso che confermarlo. Questa è la storia di come ho scoperto chi sono, di come ho conosciuto persone meravigliose girando per l'Europa con una chitarra sulle spalle e tanti dubbi nella testa. Un avventura indimenticabile che ha segnato, nel bene e nel male, il resto della mia vita. Ora ascoltatemi bene, mettetevi comodi e allacciate le cinture, perché stiamo per partire verso una rotta sconosciuta. Estratto dal libro: || Detto questo mi scaraventò giù. Per un attimo mi sentii leggero, sospeso, come se mi fossi trasformato in una piuma e stessi per spiccare il volo verso il cielo, poi tutto finì. Mi piacerebbe dirvi che mi passò tutta la vita davanti, che ripensai ai miei amici, a mia madre, a mio padre... che ripensai al mio viaggio, che mi pentii di essere partito, ma in realtà, l'unica cosa a cui riuscii a pensare in quella frazione di secondo fu: «porca puttana, perché non so stare zittoo!» ||