Vienna, anni Trenta. Una famiglia della borghesia ebraica vive la sua felice esistenza ignara di cosa sia per prepararle il destino, che si materializzerà nel nazismo hitleriano. Dopo l'annessione alla Grande Germania, infatti, anche in Austria vengono applicate le leggi razziali e iniziano le persecuzioni nei confronti degli ebrei. Nel giro di pochi anni la giovane Elisa Springer si troverà senza casa, famiglia, speranza e futuro. Con la sua valigia marrone passerò di treno in treno fino ad approdare in Italia e poi, in seguito a una delazione, sarà una delle centinaia di migliaia di ebrei deportati nei campi di lavoro e di sterminio: Auschwitz, Bergen Belsen, Buchenwald, Theresienstadt le tappe del suo calvario. Picchiata e umiliata, ridotta a una larva umana, rivedrà la luce, uscendo da un incubo senza speranza, e dopo cinquant'anni di silenzio ritroverà in se stessa la forza di rivivere raccontandola, la sua drammatica vicenda umana. Un documento umano di grande forza, un'appassionata denuncia contro la cieca violenza del razzismo, una riflessione drammatica su una delle più grandi tragedie dell'umanità, una coraggiosa testimonianza per costruire un mondo migliore senza odio né barriere.
Nella pianura veneta, dal 1911 al 1960, una saga familiare si intreccia con le vicende dell'Italia rurale, tra amori passionali, dolori strazianti e l'ombra di due guerre mondiali.
L'esodo verso il Nord America segna la vita di generazioni, mentre nascite, matrimoni e lutti si susseguono in un vortice di emozioni.
La morte di alcuni protagonisti sconvolge la famiglia, ma l'amore e la speranza resistono, raccontando una storia di resilienza e coraggio.
Copertina creata da @AutriciAudaci