Bussa, bussa, bussa... bussa tanto.
-Cosa c'è stavolta? Non puoi dire di nuovo che la musica è troppo alta, non la sto nemmeno ascoltando.-
-Volevo solo dirti che sei l'essere più fastidioso, presuntuoso, egoista e perfido che abbia mai conosciuto. Non potevano darmi vicino peggiore, è incredibile quanto tu sia insopportabile! Mi fai perdere le staffe, mi infastidisci, metti di proposito i miei capi bianchi coi tuoi colorati quando usiamo la lavanderia insieme e usi lo stereo al massimo proprio quando sai che sono in casa. Per non parlare delle tue feste! Stranamente le organizzi nelle ore in cui sai che devo dormire per poter andare presto all'università e ti infuri pure se ti interrompo coi tuoi "ospiti"! Non sei altro che un ragazzino monello, spocchioso e di strada; se non fosse per il fatto che tuo zio è il proprietario del palazzo, non saprei proprio come diavolo avresti fatto a permetterti i soldi per questo appartamento, ma di certo non te li saresti meritati. Se dovessi scegliere chi salvare fra te e un cane dalla povertà, sceglierei il cane. Se dovessi decidere chi salvare tra te e la tua auto in caso di caduta da un dirupo, sceglierei la tua Chevrolet Corvette. Se mi chiedessero chi è la persona più scansafatiche e rompi coglioni del mondo, farei subito il tuo nome. Io non ce la faccio più, ne sto uscendo matto! Louis Tomlinson, non esiste al mondo persona più odiosa di te!-
-Grazie! C'è altro che vorresti urlarmi addosso, professore secchione?!-
E, per la prima volta, Harry si rende conto di quanto Louis sia carino quando si arrabbia.
-Esigo un appuntamento con te.-
Le sopracciglia di Louis partono verso l' alto come razzi. -Esigi?-
-Sì.-
-Cioè... tu cosa?! Styles, per giorni, se non settimane, ci siamo urlati contro di continuo. Io ti ho mandato a quel paese, ti ho insultato e spesso siamo quasi finiti alle mani. E adesso tu, dopo tutto quello che mi hai fatto passare, vuoi uscire con me?-
-Sì.-
-Alle otto di fronte alla mia porta.-