A volte nella vita ti metti a discutere con una tua amica e invece di parlare di cose normali create AU di Good Omens con protagoniste voi due.
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Dunque vi presento Digdin, demone del caos che odia il disordine e che non farebbe male a una mosca. È convinta di essere una creatura malefica e terrificante ma si sbaglia a schifo. È riuscita ad accecarsi facendo scherma ("non usiamo le maschere! Sarà divertente!) procurandosi una cicatrice e costringendosi a indossare gli occhiali per il resto dell'eternità.
Ah, e l'animale che la rappresenta è una capra, quindi ha delle fottute pupille rettangolari. Ha dei capelli assurdi ed è tipo un arcobaleno vivente, è andata a ogni singolo concerto dei Beatles ed è vagamente fissata con la musica anni '60.
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L'altra cara ragazza qui è Ambriel, cioè l'angelo meno angelico che si sia mai visto. È una figlia di puttana che non adempie quasi mai ai propri compiti, preferendo alle benedizioni l'andare a vedere concerti metal, sostenere Digdin ("non preoccuparti, sei cattivissima, giuro!"), leggere libri di ogni genere, ubriacarsi e prendersi momentanee cotte per un fottio di umani. In più tende a essere rimproverata perché il suo abbigliamento non si addice affatto a quello di un demone.
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Insieme compiono avventure epiche quali picchiarsi perché si portano l'un l'altra a concerti di band o cantanti che una detesta e l'altra adora, bere frullati clandestinamente e fare le bro.
Trama:
Le bugie hanno da sempre le gambe corte e si sa, da ogni bugia ne deriva un mistero e come un circolo vizioso anche la curiosità fa la sua sporca parte.
Eppure quando la vita ti spazza via davanti agli occhi l'ultimo briciolo d'amore presente dentro il tuo cuore, niente sembra avere più senso, ciò che sapevi diviene sconosciuto e ciò che credevi si rivela un pozzo senza fondo.
In un mondo dove la paura può comandarti devi essere tu a comandare quel sentimento tanto meschino da far inginocchiare anche il più coraggioso degli uomini ma in questa storia la paura indossa uno sguardo dal colore della speranza ma con niente in cui sperare e il nome di una donna.
Persino l'ignoto ha paura di camminarle di fianco, infondo se non hai più niente di cui avere paura finisci per diventare la paura stessa.
Anne Johnson diventerà l'incubo della Boston University, varcherà quelle porte con le ragazze che l'accompagnano sin dall'infanzia e da quel momento niente sarà più come prima.
Se la paura non ha mai toccato i suoi occhi freddi lo stesso si può dire per i Calamity, il gruppo che comanda l'edificio e che incute timore a chiunque nella zona.
Anne sarà disposta ad avere qualcuno non intimorito da lei?
L'odio è una linea talmente sottile da diventare presto una pretesa di possessione e frustrazione senza fine.
Da una battaglia può nascere una guerra fino a scoprire che il nemico non è colui che hai di fronte ma qualcuno che vive nell'ombra e di cui devi aspettarti di tutto, perchè certe volte il mistero è fatto per rimanere tale.
L'uomo può metterci veramente poco ad autodistruggersi, saranno disposti a perdere qualcosa? E se il prezzo da pagare fosse più alto di quanto si immaginano?
Infondo è facile perdersi nell'oscurità... e non riemergere mai più.