Unholy Ink

In un mondo dove la letteratura è la più nobile tra le arti, cinque scrittori s'imbarcano sulla leggendaria Fliegenburg: una città-nave dove poeti e prosatori vivono alla perpetua ricerca dell'Ispirazione, governata dal misterioso Capitano Gargaroff. Se all'inizio le cose sembrano andare per la meglio a bordo della nave, col passare del tempo Viktor si accorge che quel luogo in realtà nasconde un terribile segreto, arrivando addirittura a mettere in dubbio l'esistenza stessa della realtà in cui vive. Egli si sente protagonista di una commedia grottesca, di un febbrile sogno dal quale non può destarsi, e le sue paure diverranno sempre più consistenti quando troverà uno strano manufatto dalle proprietà sovrannaturali.

L'inchiostro scorre senza mai seccarsi sulla carta e plasma la storia man mano che il lettore segue le surreali vicende attraverso gli occhi del protagonista. Cos'è reale e cos'è frutto dell'immaginazione? La sottile linea tra la ragione e la follia si assottiglia sempre di più, man mano che le estasi letterarie si moltiplicano e personaggi sempre più bizzarri fanno la loro apparizione nella ciclopica nave. Sempre più vicende s'intrecciano a comporre un reticolato narrativo che sembra tendere verso l'adempimento di una tacita promessa, e non c'è fuga dal labirinto di cupi corridoi e bislacche architetture che il divino Capitano ha predisposto per la sua nave.

Avviso: so che la descrizione lo fa sembrare chissà cosa, ma quest'opera non è da prendere troppo sul serio