Camminavano uno di fianco all'altro, guardandosi le spalle a vicenda, spinti da uno stesso ideale ed una passione sfrenata che li rendeva uniti. Uniti nella loro pazza e folle vita; basata su rischi, bevute al bar e brutte ferite mai rimarginate. Si credevano invincibili, o almeno lo erano fino a quando 'una ragazzina', una giovane donna dai lunghi capelli ramati, non si intromise con dolcezza nella vita di uno di loro, complicandogli ulteriormente l'esistenza. Parole non dette, sguardi carichi di sentimento, paura di sgretolarsi come argilla secca tra le dita. Voglia di dannarsi per sempre.
«Forse è vero, dopo tutto, i ragazzi come me non ottengono mai un finale da favola.» mormorò scompigliandosi i ricci scuri e umidicci. « Siamo destinati a morire soli, senza nessuno accanto, solo perchè siamo troppo codardi per legarci a qualcuno. Solo perchè abbiamo paura che quel qualcuno soffra o muoia a causa nostra.»