Il canto della fenice

SOSPESA FINO AL 2025

Libro primo de "Le Cronache Di Astrea".

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Era certa del suo mondo. Era certa di ciò che la circondava, delle persone che incontrava.

Poi scoprì la verità.

C'erano persone diverse, persone senza poteri. Sfruttate, maltrattate, usate per i più infimi scopi, erano ritenuti il peggio del peggio. La sua genitrice, sua madre, aveva sempre cercato di tenerla lontana dal marcio di quel mondo, dalle persone senza scrupoli che lo abitavano e pericolose quanto i loro poteri.

Ma non c'era riuscita. Lei aveva sempre sentito, sotto pelle, il male che la circondava. Era certa di quella condizione. Era certa che nulla sarebbe mai cambiato perché il suo mondo era abitato quasi solamente da persone del genere.

Poi aveva saputo dei senza poteri. Li chiamavano in tutti i modi, dagli appellativi grezzi e rozzi a quelli più elaborati, insultandoli, la maggior parte delle volte non sprecando nemmeno un secondo del loro tempo per pronunciare una parola, pur dispregiativa, verso di loro.

Fu allora che sua madre morì e loro, persi nell'ebrezza del potere, non si accorsero di nulla. Non prestarono attenzione alla ragazzina senza madre, non prestarono attenzione alla sua trasformazione, alle sue emozioni proibite. E non intuirono che una loro simile era appena diventata il peggio. Né che era intenzionata a tutto pur di farla pagare a chi doveva.

I normo erano considerati il peggio del peggio. Inutili, stupidi, ciechi.

E lei, lei stava per diventare una di loro.

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Chiuse gli occhi e lasciò il potere fluire via da lei, circondare i suoi avve