Andrea è un'infermiera di trent'anni con la passione per le corse di moto clandestine. Arrogante, egocentrica, distruttiva, a tratti un po' stronza, non lascia che qualcuno si avvicini a lei, ma il destino la obbligherà a uscire da quella trincea dietro cui si nasconde e a lasciare andare tutte le difese per essere davvero felice. E se lo stesso destino che ha dato ad Andrea una ragione per essere felice, le strappase dalle mani tutto quello? Una storia d'amore narrata in prima persona da Andrea in un intreccio tra presente e passato - i capitoli dispari riguardano il presente, invece i capitoli pari il passato - tra ciò che era e ciò che non potrà più essere, tra vita e sopravvivenza. *** «Comunque vada con me» dice con tono leggero, quasi un soffio. Io alzo leggermente il viso senza staccarmi da lui e lo guardo frastornata. Mi bacia con veemenza, in modo quasi famelico come se avesse paura che sparissi da un momento all'altro. "Pensavi che me ne sarai andata, ma invece lo hai fatto tu e ora mi ritrovo a fare i conti con un vortice di vuoto nel petto." Ci stacchiamo per riprendere fiato. «Cosa vuoi dire?» «Voglio dire che comunque andrà la nostra relazione, porterò sempre una parte di te con me.» Mi alzo di scatto. «Cos'è un modo carino per lasciarmi?» Scuote la testa e mi prende il viso tra le mani. «No, scema, vuol dire che sarai sempre con me. Non sono uno che crede nell'amore eterno perciò qualunque cosa accadrà sarai sempre con me.» Sospiro e lo bacio appassionatamente, non avrei mai ricevuto un'altra dichiarazione bella come quella. «Marco Guglielmi anche io ti porterò sempre con me, comunque vada.» Mi tocco il petto all'altezza del cuore. «Proprio qui.» Mi prende la mano. «Promettimelo...» Annuisco e lui fonde le mie labbra con le sue a suggellamento di quel patto.