Sono gli anni '60 del XX secolo.
Sono al mio solito tavolo al "The Cavern Club", il primo tavolo sulla sinistra, quello vicino al jukebox, con me c'è la mia solita combriccola di amici, siamo tutti ragazzi giovani, dai 18 ai 21 anni, e ci riuniamo ogni sabato a quel tavolo.
Il pub è molto noto per la musica dal vivo che propone, consco bene le band locali che fanno spettacolo nel club, ma quel 21 febbraio1961, dei nuovi volti entrarono in scena.
Erano 4 ragazzi, che già conoscevo, almeno di viso, dato che abitavano nella mia città, Liverpool, una piccola e grigia cittadina portuale, un piccolo punto insignificante sulla cartina dell'Inghilterra.
Quando un ragazzino minuto, molto alto, con un naso sottile e ricurvo, un taglio di capelli piuttosto strano e due lunghe basette, prese con mano tremolante il microfono e disse <<ciao a tutti! Io sono John Lennon, lui è Paul McCartney, George Harrison e Pete Best, ed insieme siamo i The Beatles.>> con quelle normalissime e poche parole, capii già che quei quattro ragazzetti, appena tornati da Amburgo, avrebbero ribaltato il mondo.
Ho sempre creduto che la vita sia fatta per due persone. Alla fine ogni cosa che ci circonda lo dimostra.
I sedili della moto, le altalene, le confezioni dello yogurt e un milione di altre cose che non mi vengono in mente.
Abbiamo due occhi per guardare, due mani per tenere per mano la persona che amiamo, due piedi per camminare, due orecchie per sentire.
Se ci facciamo caso il mondo non potrebbe funzionare se determinate cose non andassero sempre in coppia.
Mi piace pensare che per vivere ci sia bisogno di un complice.
Copiare a quella verifica non sarebbe stato facile senza quell'amico, fare quello scherzo non sarebbe stato divertente senza quella persona disposta a farlo con te.
Se penso ad una vita senza un complice vedo una vita vissuta a metà. Abbiamo bisogno di condividere per vivere.
Abbiamo bisogno di un complice.
Dov'è il mio?
Forse penso che la vita da sola sarebbe noiosa solo perchè sono cresciuta con due fratelli e una sorella più grande e che per questo in casa qualcuno con cui stare c'è sempre stato.
Probabilmente perchè sin da piccola ho divorato libri e serie tv e l'idea dell'anima gemella mi piace molto.
Non ho ad oggi un complice.
Una persona da capire al volo, con cui parlare di tutto con poche parole.
Forse inseguire il mio sogno è la strada per cominciare. Forse qualcuno con la mia stessa passione potrebbe diventare mio complice...