Il graffito è stata l'illustrazione, l'immagine del quotidiano che i nostri antenati hanno lasciato ai posteri, a noi. E in quei semplici primi graffi su pietra che arrivano dalla preistoria, già sono raffigurati quegli eventi e quelle sensazioni vissute quali testimoni di qualcosa di meraviglioso e di più grande di noi, l'ambiente che abitiamo. Rappresentazioni che sono diventate figure, simboli e, più in là, scrittura. Ritornare a quel tratto, a quel primo passo, a quel graffio primordiale, all'origine di una semplice linea, è quello che qui voglio fare, perché ritrovo una piacevole sensazione di serenità nell'essenziale e perché sento, nel mio piccolo, anche il bisogno di rendere omaggio, di dover riconoscere giusto merito a quei primissimi autori sconosciuti che hanno dato inizio all'ispirazione, all'arte.
Roze dopo essere morta in un incidente autostradale si ritrova nel corpo della cattiva della sua Visual Novel preferita. Conoscendo gli orridi finali che potrebbero capitarle decide di mettersi in moto e salvarsi dalla rovina. In un mondo con magia, nobiltà, matrimoni combinati e tanti personaggi assurdi, riuscirà a trovare il suo lieto fine?