Se il presupposto di ogni storia sta nell'elevazione della materia trattata ad una forma d'Arte, allora questa non è una storia. Ne è anzi l'opposto. Ciò di cui solitamente si narra in toni sublimi è qui degradato nella sua forma più primigenia. Tutto è voragine e perdizione. Un Io senza nome vacilla su gambe molli, vagabonda per l'Imperscrutabile, si smarrisce in sé stesso e nell'altro, è disposto a cedere tutto tranne la sua voce. E questo è il suo mondo che si fa Baratro.All Rights Reserved
1 part