Ricordi sbiaditi.

In un piccolo paesino più lontano dalle altre case, c'era una casa immersa nel verde della natura, abitata da una graziosa famiglia composta da tre persone, un uomo sulla quarantina molto affettuoso con le donne della sua vita cioè sua moglie Laetitia e sua figlia Dalila. Ma un giorno Marcus andò a pesca presso un laghetto lì vicino, quella sera però, quando tornò a casa, Laetitia notò qualcosa di strano in suo marito... era nervoso, agitato, silenzioso. La donna da lì a poco non sapeva che il marito sarebbe diventato un mostro, quando ella provava a chiedere cosa gli succedeva, Marcus la guardava con occhi iniettati di sangue e coi pugni chiusi la ignorava. Laetitia aveva una brutta sensazione, come se da un momento all'altro potesse succedere qualcosa mentre la piccola Dalila era ignara di tutta la situazione e giocava allegramente con i suoi giocattoli. Passarono settimane e il rapporto con l'uomo peggiorava sempre di più, era diventato scontroso anche con la sua bambina, era aggressivo e violento.
Un pomeriggio l'uomo iniziò a non ragionare più, alzò le mani su sua moglie e sulla sua piccola senza una ragione e solo quando si distrasse le due donne riuscirono a scappare nell'immensa natura. Tuttavia non sfuggì questo dettaglio all'uomo perché non si sarebbe arreso per nessuna ragione al mondo.