Voi lo sapete che la luna ha dei figli? Forse vi è capitato di conoscerli, si chiamano Paura, Follia, Tempo, Ombra, Incubo, Agonia, Inganno, Disperazione... Morte.
Ma non mi sorprenderei non li aveste mai visti: vi osservano da lontano, negli angoli più oscuri delle case, nelle strade di periferia, nell'antro sperduto della mente. Covano le angosce: ovunque temiate per la vostra vita, loro sono vicini.
Non abbiate paura, però: oltre che figli, sono anche servi.
I Servi della Luna agiscono se è Lei a ordinarlo. Lei che è sia madre che tiranno.
Tra i figli della luna ne è nato uno speciale. Non aveva avuto che un numero sul polso e centinaia di fratelli. Ma poteva avere un nome: doveva solo meritarlo.
Facile, no? Bastava comportarsi bene, aiutare la famiglia e studiare.
Vero, ma non alla Shine4.
Là non c'era posto per debolezza, moralità, vita. Era un nido arroccato nelle Alpi Yeongnam dove la Morte covava i suoi servi migliori; una gabbia zeppa di sicari, le cui grida erano penetrate fino alla roccia madre delle montagne, tant'è che nella vicina Busan si sentiva l'eco della loro sofferenza.
A quattordici anni, un numero come gli altri era diventato il degno figlio della luna e aveva avuto un nome: Kohaku.
Il Mietitore D'Ambra.
D'ambra erano le sue frecce, d'ambra erano le fibbie dei suoi vestiti, d'ambra erano i suoi capelli. D'ambra era anche il suo cappotto, percosso da fulmini sgargianti in un oceano di ombre.
Ed è proprio di Kohaku che parleremo, della sua mente svuotata dai ricordi, della sua squadra di sicari folli, della traiettoria delle sue frecce e di una missione.
Nel inverno del 2013, Kohaku ha ricevuto un nuovo nome da perseguitare ed era di Crystal Jones, la figlia di un miliardario inglese.
Tra gli scogli di un'isola abbandonata nel Mediterraneo, in una villa nascosta tra i boschi, una scuola sul mare e un reticolo di strade tortuose, Kohaku ha ricordato cosa fosse il terrore della Morte, in quello che minaccia di essere il suo ultimo incar