La vita, in generale, è piena di cambiamenti.
Alcuni avvengono gradualmente, altri brutalmente, ma se c'è una cosa che accomuna entrambi i casi è che i cambiamenti avvengono, e non puoi evitarli, succede e basta. Il bruco diventa farfalla, il seme diventa fiore, il bambino diventa adulto.
Capita che la vita sia crudele con qualche bambino, che niente vada per il verso giusto, che ci si ritrovi soli, persi, senza meta e destinazione.
Che ci si senta affogare in un oceano di disastri, qualcosa che colpisce più e più volte, a fondo. Non importa quanto faccia male, colpisce e lo fa ancora, ancora e ancora.
A volte chiudi gli occhi e sogni. A volte li chiudi e non sai dove sei. Tormentato dai tuoi peggiori incubi, vuoi solo svegliarti. A volte, invece, sei talmente stanco da desiderare di non svegliarti mai più. C'è però un certo momento, nella vita di tutti, in cui il cambiamento lo senti, forte.
Basta uno sguardo, lo sfiorarsi, il sorridersi, una canzone in un locale, una notte stellata in cui la luna piena illumina un paio di occhi blu. Una tonalità di blu così intensa da ricordare le gelide acque dell'oceano. Iridi che sorgono fra ragnatele di tenebre, ricercando disperatamente qualcosa, qualcosa che non sia dolore, tristezza, che racchiuda l'essenza della vita. Alla costante ricerca di ciò che avevano perduto, con la luna incastrata fra le folte ciglia scure.
Guardandola, immergendoti in quell'oceano e nella sua danza, ti rendi conto che sembra una canzone triste. Come una poesia che letta a voce alta sembra quasi baciare il dolore e tu comprendi che non c'è niente che tu possa fare per cambiare il ritmo di quella canzone, il dolore racchiuso nei versi di quella poesia.
E' una canzone triste e basta.
Così triste che, a volte, lo senti nelle ossa.
ATTENZIONE!!
LA STORIA TRATTA ARGOMENTI SENSIBILI QUALI DEPRESSIONE, DISTURBI DELL'UMORE, VIOLENZA SESSUALE, SUICIDIO. CHIEDETE AIUTO SE NE AVETE BISOGNO.
«Anche l'uomo più forte ha le sue debolezze, e le mie sono ben nascoste tra le crepe di una freddezza calcolata.»
In una cittadina di Londra degli anni 20 avvolta dall'ombra del crimine e del potere, Elias Rojas è una figura enigmatica e temuta.
Elias ha costruito il suo impero dalle ceneri con astuzia e spietatezza, guadagnandosi il rispetto e il timore di chiunque abbia incrociato il suo cammino. Nel piccolo pub di Londra, immerso nel fumo e nelle luci soffuse, Elias osserva e trama, cercando nuovi alleati per rafforzare il suo dominio.
Elias è un uomo di misteri e contraddizioni. Il suo volto, scolpito e freddo, è nascosto da uno sguardo profondo e impenetrabile. Un tatuaggio arcano impreziosisce il suo avambraccio: una piccola rosa, i suoi petali avvolti dalle fiamme, come se il fuoco stesse consumando, con grazia crudele, la delicatezza di ogni curva.
Segreti inesplorati gravano attorno a quel simbolo, segreti che Elias stesso dovrà scoprire.
La leggenda della rosa di Kronus è un eco lontano che risuona nella sua vita, un racconto sussurrato da generazioni e avvolto nel mistero. Colui che porta simbolo della rosa é destinato a scoprire un antico potere, ma al costo di un sacrificio che segnerà la sua fine o la sua redenzione.
Quando una nuova minaccia lo raggiunge in una notte tempestosa, Elias comprende che la sua partita è più pericolosa di quanto avesse previsto.
In un mondo dove la violenza è legge e il tradimento è sempre dietro l'angolo, una presenza inaspettata entra nella sua vita, una donna misteriosa, che sembra uscita dalle ombre stesse, supplica un'alleanza contro un nemico comune.
Sebbene Elias sia consapevole del rischio che comporterebbe avvicinarsi a lei, percepisce un'attrazione irresistibile per quella figura enigmatica. È come se un filo invisibile li legasse, trascinandolo verso un destino che potrebbe essere la sua rovina.