Spesso non ce ne rendiamo conto, non ci prestiamo attenzione e finiamo per non accorgerci dei segnali che ci manda il destino. Quei segnali che ci indicano la nostra strada, quella che siamo destinati a percorrere.
Il destino ci lega ad una persona in particolare, l'unica verso la quale veniamo spinti e che non siamo noi a poter scegliere. Una persona con la quale, probabilmente, siamo stati legati anche nelle vite precedenti: la suddetta, Anima Gemella, colei che troviamo ma spesso e volentieri non ne siamo consapevoli.
Roxana, di soli ventidue anni, è convinta che tutto ciò non esiste, finché il passato non torna a bussarle alla porta, con la speranza che possa aprire gli occhi e trovare la su anima gemella.
Non soffermatevi sui primi capitoli, la storia non è intuibile o prevedibile da essi o dalla semplicità della trama, perciò vi pregherei di continuare la lettura con la speranza che possa colpirvi e appassionarvi.
Un ultima cosa, abbiate rispetto del mio impegno, come di qualsiasi altro autore, e lasciate una stellina o un commento, grazie.
Buona lettura!
"Uno novembre.
Ore zero quattro e sette di mattina.
Il soggetto è esausto, sembra delirante.
Si muove con lentezza nell'ombra, non reagisce agli stimoli.
I muscoli fanno scatti improvvisi e i farmaci non funzionano.
È un topo da laboratorio, gira e rigira nella sua ruota.
Non riesce a fermarsi, farnetica e fatica a stare dietro ai suoi pensieri.
E a quello che gli viene detto.
Quando chiude gli occhi, non percepisce la realtà, il suo respiro si intensifica e l'affanno diventa tale da non permettergli di riaprirli se non nel buio più totale.
Nella sua testa si ripete solo un'immagine: lei, con la pelle di luna e i capelli di sole.
Nuda tra le sue braccia.
Il soggetto sono io.
E non so più dove ho messo la testa."