«Mi sta licenziando, immagino».
Lei mi osserva con sguardo perplesso, come se avessi detto un'assurdità. «No. Perché dovrei? Lei è un impiegato eccellente, Anderson».
«Non capisco, allora. Di cosa si dispiace?»
La signorina Lewis si mette in piedi e si dirige verso un mobile all'altro lato della stanza. Senza chiedermi nulla, versa a entrambi del liquore. Torna indietro e mi porge uno dei due bicchieri, poi da un cassetto tira fuori un pacchetto di sigarette e me ne offre una.
«Non fumo e non bevo», rispondo, allontanando il bicchiere da me.
Lei si accende la sigaretta e mi fissa con occhi indagatori: «Melanie affermava il contrario. Affermava che vi siete divertiti moltissimo quando stavate insieme e che il vostro divertimento includeva sbronze e canne, su base regolare».
Merda. Merda. Merda.
«Sono molto cambiato da allora»
«A causa delle bambina?»
Deglutisco a vuoto, mentre sento il sangue martellarmi sulle tempie.
Lo sapevo. Lo sapevo. Cazzo.