Non era la vita perfetta. Nulla lo era mai stato. Trascinava alle spalle, il ricordo di un dolore difficilmente arginabile. Un errore, aveva rovinato la sua vita. Bethany Hills, vive, tra il dolore dei ricordi, e l'ingenuità di una ragazza innamorata.
Fu un attimo, uno sguardo e Noah Thompson, nuovo arrivato in città, divenne così importante per Bethany, nel suo fascino, e nella bellezza del mistero.
Il dolore aveva logorato il suo animo, e nemmeno l'amore che Noah era disposto a donarle, riusciva a donarle la pace, un solo pensiero lontano, divenuto un'idea impossibile, dopo l'arrivo della migliore amica di Bethany, Hayley.
Non sempre ciò che è giusto, fa bene. Non sempre ciò che è giusto, rende felici. Siamo tutti marchiati dal peccato umano. E se l'errare, non produce solo malinconia, Bethany, è desiderosa di sbagliare. Di respirare aria di ribellione, vuole urlare ciò che l'ha tenuta in silenzio, vuole piangere, come mai ha fatto: vuole vivere.
Ciò che è giusto, produce gioia a lungo termine, ciò che è errato, produce un lento logoramento: un illusione.
«Non hai più voglia di innamorarti?»
«No. Te l'ho detto, l'amore non fa per me.»
Robbie Clark vive a Boston e studia Filosofia presso l'università di Harvard. Qui, una brutta sorpresa l'attende: il nuovo professore di Filosofia Antica, Anders Anderson, è un giovane uomo con cui ha recentemente trascorso una notte di fuoco.
I due, dopo inutili tentativi di mantenere un rapporto consono all'ambiente universitario, decidono di iniziare un gioco perverso. Un gioco che tuttavia, con il passare del tempo, sembra trasformarsi in qualcosa di più.
Ma gli imprevisti e le brutte sorprese non tardano ad arrivare. Mentre i traumi, che hanno segnato indelebilmente entrambi i protagonisti, faticano ad emergere.
Potrà mai l'unione tra filosofia, passione carnale e amore proibito trasformarsi in qualcosa di meraviglioso?