Per chi vuole farsi i cazzi miei.
Sto solo rendendo la vita più facile ai miei inesistenti stalkers.
I capitoli saranno divisi per settimane, ma probabilmente salterò un sacco di giorni, spesso sono troppo pigra anche per alzare il cellulare.
*EDIT: ecco, è successo, ho perso il segno. I capitoli non sono più divisi, sono solo giorni.
La mia vita è noiosa, non so nemmeno perché sto scrivendo questa storia. Probabilmente penso sarà divertente rileggerla tra un paio di anni.
Alcuni pensieri potranno sembrarvi strani, ed effettivamente lo sono, perché come ho detto prima, la mia vita è noiosa, quindi cerco sempre nuovi modi per intrattenermi, far passare il tempo...
Se vedete una tipa che saltella per i corridoi della vostra scuola, si ferma a fissare il vuoto e poi prende il telefono per scrivere, probabilmente sono io.
Real Madrid. La mia squadra del cuore.
Ricordo ancora quando mio padre mi portava alle partite del Real, ero solo una bambina. Quando un piccolo passaggio gli faceva spuntare un piccolo sorriso sulle labbra.
Quel sorriso che si é spento troppo in fretta, come un soffio su una candela.
Il tempo passò é la passione per il calcio non smise mai, ogni partita del Real era come vita per me.
Mia madre si riprese subito dalla perdita di papà, trovandosi un compagno qualche mese dopo. Si chiamava Julien e aveva un figlio. Hector Fort. Giocatore del Barca, numero 32.