«Non mi sento a mio agio» disse Tam, imbarazzata nel vedermi in mutande. «Perché?» feci il finto tonto, iniziando a bere il latte freddo dalla bottiglia. «Be', magari è perché tutti i nostri amici sono in soggiorno a dormire mentre noi siamo qui in cucina mezzi nudi a bere latte?» ovviò, ma feci spallucce ancora. «Non credo che la prima parte ti preoccupi più della seconda» la provocai. Lei rilassò il viso e si avvicinò a passo deciso. «Perché lo pensi?» ringhiò. «Perché so quanto ti faccio perdere la testa, e quanto cazzo ti piaccia.»