"I suoi occhi poco aperti mi fissavano. Quelle labbra che tanto avrei voluto baciare adesso erano socchiuse e una goccia di sangue gli colava fino al mento. "Cazzo non adesso" sussurrai tra i denti. Vidi un leggero sorriso formarsi sulle sue labbra. "Sei stupendo quando ti preoccupi per me" riuscì a dire con voce strozzata e con un mezzo ghigno sul volto. Non riuscivo a capire dove trovasse la voglia di scherzare in una tale situazione. Eppure gli volevo bene per questo. Per la sua personalità forte, per la sua capacità di sminuire le cose, ironizzare su ogni singola situazione e dettaglio rendendolo nullo, quasi inesistente."
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