Il 9 dicembre del 2019, attorno alle 14, sono stato licenziato dopo neanche due mesi di prova. Alle 15 ero nel letto, alle 20 ero ancora lì. Poi mi sono alzato per cenare, con la voce naufragata nella gola e lo sguardo ammaccato come quello di una vecchia latta con lo smalto scrostato, ma un'ora dopo ero ancora là. Il giorno dopo è iniziata la mia resurrezione, la mia redenzione da me stesso e da un presente che non ero più disposto a subire. Volevo essere di nuovo padrone di me stesso, creare un'attività imprenditoriale insieme ad altre persone, guadagnarmi da vivere seguendo le mie passioni e le mie qualità. Questo diario è la cronaca in tempo reale di un processo di liberazione professionale e redenzione personale che potrebbe avverarsi. Scrivo tutte le volte che posso - e a patto di avere qualcosa di sensato da dire - per raccontare il mio percorso di cambiamento e per scoprire come sarà il finale.