Estratto dalla mia storia
Ero seduta sul bordo della vasca, con la pelle ancora bagnata, ricoperta di brividi.
Non volevo asciugarmi, il freddo che percepivo in quel momento lo volevo sentire fin dentro le ossa, volevo vedere le mie labbra diventare viola, la mia pelle raggrinzirsi e diventare più blu per il freddo. Mi ero fatta una doccia gelata quando fuori c'erano -5 gradi.
Forse il freddo che c'è fuori non ha niente a che fare con quello che percepisco io
Cosa sto facendo?
Sono perfettamente consapevole che tutto ciò non ha senso, ma mi sento come se dovessi punire me stessa e provare dolore, è l'unico modo che conosco per punirmi ma questo freddo che sento, è come se non mi penetrasse, non mi fa effetto.
Delle immagini si ripercorrono nella mia mente, mentre con la mano sfioro il polso che ha ancora i segni degli sfoghi di un periodo difficile, che forse non è mai un periodo, forse sono destinata ad avere una vita difficile, chissà.
Schiaccio con le mani quella che considero ciccia in eccesso e mi chiedo se riuscirò mai a toglierla, poi mi metto a ridere in solitudine, pensando che passare le giornate sul divano a mangiare non è producente. Mi viene ancora più da ridere a sentire come mi trema il labbro inferiore a causa del freddo.
La testa mi gira un pochino e non mi sento più nemmeno le dita dei piedi, forse è arrivata l'ora di vestirsi.
Cosa sto facendo?
Sto cercando di punirmi, come se la colpa fosse mia.
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