Roberto Mayo è prigioniero. Dopo essersi (benaugurante?) sbarazzato di Moss January, è stato sequestrato dalla matrigna per fini apparentemente imperscrutabili. Suo padre naturale è scomparso nel nulla, e il giovane amante lituano della genitrice acquisita sta rientrando dal suo Paese natale ad Anversa. La resa dei conti è prossima.
Bilanciato a misurino fra il il flusso di coscienza (pressoché totalmente privo di punteggiatura) del ragazzo est-europeo, e il diario in tempo reale del golgota dello stesso Mayo, si sviluppa forse il più cupo, ossessivo, deragliante e sorprendente resoconto delle tre fasce non protette tra Fiandre, Brabante e Vallonia. Con un finale a metà tra il surreale, l'arrivo della cavalleria e la violenza più gore riprendono la scena di tutti i personaggi che hanno indiavolato questa sottile, ma bruciante, trilogia. Si allestisce l'EXEUNT stordito di una moderna favola gotica.