Avete presente i junk journal? Sono diari fatti con materiali di riciclo. Insomma, fatti con robaccia schifosa, messa insieme alla bell'e meglio. Però poi quando li guardi nel complesso, eh... non sono poi così male.
Ecco, questo sarà il contenuto del presente diario: roba sconclusionata. Roba che non è narrativa, non è saggistica, non è... niente, in realtà. Sono solo aspetti di vita quotidiana che non mi va di tenere per me: critiche alla società, ai giovany d'oggy, ai libri brutti; recensioni di cose che, al contrario, mi hanno fatto cadere mascella per la loro bellezza; pensieri sparsi e riflessioni metafisiche che Socrate levate, le mie sinapsi si fanno di ossitocina in granuli; confessioni private, perché come sapete il mio senso del pudore è oscenamente nullo; novità e aggiornamenti dei miei hobby quali grafica, scrittura, editoria, misticismo, occultamenti di cadavere; arrabbiature, arringhe, sarcasmo, ironia dark, poetica depressa o a volte stupidamente ottimista, a seconda dalla fase del mio ciclo mestruale.
Insomma, che avevo detto? Robaccia. Junk.
E tranquilli, non ho la minima idea del perché dovreste passare a leggere. Ma non ho la minima idea nemmeno del perché esistano animali assurdi quali l'eterocefalo glabro, quindi ho smesso di pormi di questi problemi.