"Dovevo scorrere con calma le storie dei vari social, farmi un po' i cazzi degli altri, maledirmi per il fatto di stare sempre in casa e scegliere. Ogni mattina, con ancora le tapparelle chiuse che lasciavano entrare quella fioca luce rossa del lampione infondo alla strada, mi mettevo a scegliere. Le ombre della mia stanza recitavano un importantissimo ruolo da protagoniste in quel film che mi creavo. Sceglievo l'amore della mia vita, l'uomo con cui mi sarei sentita una donna. L'uomo che assumeva sostanza nella penombra del mio letto." - ATTENZIONE CONTENUTO MOLTO ESPLICITO -