"Ti prometto che ti guiderò tra le stelle fino a quando arriverai a quella più luminosa; se riuscirai a guardarla senza piangere so che sarai abbastanza forte da perdonarti; fino ad allora nasconditi. Ma fallo solo di notte. Nel buio della notte"
Quando uscite copritevi bene, e no, non intendo i vestiti. Copritevi con corazze pesanti per sopportare il freddo. Il freddo delle persone che incontrerete. Lo stesso freddo che incombe Su Edith. Occhi verdi, lunghi capelli castani e tanto, ma tanto, menefreghismo. Sorrisetto divertito disegnato in faccia, lingua tagliente capace di spegnerti anche con un solo sospiro e bla bla bla... Ma quanto giudica la gente? Tanto. E lei è sempre stata al centro di tutte quelle parole in grado di tagliarla, fino a quando non è stata lei in grado di prenderle e rilanciarle, più forte.
Ma ora si cambia, o perlomeno... Edith sta tornando a Houston, è li che a deciso di cominciare l'università. E no, non per caso, nulla di quello che fa Edith è dettato dal caso. Lì, sepolto nelle strade di quella città si nasconde un segreto, un segreto che di notte torna a prenderla. Un segreto che le attorciglia la gola come una corda stretta. Eppure, una volta li, scoprirà che quella corda non soffoca solo lei. C'è qualcun altro dolorante, qualcuno che non intende farsi trovare. Ma ad Edith non importa, non più almeno; ha imparato che l'indifferenza è la miglior cura per se stessi.
Eppure quando i suoi occhi verdi si scontrano bruscamente con quelli azzurri di Steave, qualcosa dentro di lei comincia a far rumore. Che sia un cuore?
Bah, qualcuno ha seri dubbi sul fatto che lo abbia o meno. Qualunque cosa sia, la sente e non va bene.
E no, non perché sia un irreparabile stronzo, visto che potrebbero fare a gara su questo.
Ma perché quella corda potrebbe soffocarli entrambi. Entrambi pervasi da un dolore solitario. Entrambi fatti più di rabbia che di carne. Entrambi posti davanti ad un pericolo sconosciuto.