Crisalide è il racconto di un incantesimo e della genesi della creazione ad esso collegata. Racconta dei giorni in cui perdiamo completamente noi stessi tra i nostri mostri e le nostre luci e la realtà appare solo lontana. Parla di come ridisegnare la realtà secondo una propria visione; di come la creazione di qualcosa metta in parte fine a questa solitudine ricollegando le città create dentro di noi al mondo esterno. E' una storia a carattere fortemente allegorico ed enigmatico in cui preferisco che ognuno riveda se stesso, un puzzle che ognuno può provare a decifrare. D'altro canto credo che la natura del cosmo sia tale per cui rivediamo noi stessi negli altri e in ciò che ci circonda e proprio per questo è difficile giungere al cuore delle cose e a una qualche verità. (Questa è la versione italiana di Chrysalis. I miei racconti sono per la maggior parte scritti prima in italiano e poi tradotti in inglese da me.) "A un certo punto mi resi conto che potevo ridisegnare la realtà intorno a me. Che non era qualcosa di statico, fatto per intrappolarmi. Ero così intimamente legata alla fragilità che avrei fatto un rumore assordante solo respirando. Mi sarei scontrata con il mare e lo avrei mutato in una burrasca che fosse anche mia. Sembra sempre che io sia nata nel luogo e nel tempo più sbagliato possibile, forse. Come se fossi straniera nel mio stesso paese e il mio battito si scontrasse costantemente con i ticchettii di un orologio di mattoni che non c'entra nulla nel cuore della foresta. Soprattutto a mezzanotte mi chiedo che senso abbia quel che vedo nella luce pallida e sconcertante del mattino. A volte sentivo pacati frastuoni di musiche disarmoniche che si sovrapponevano in lontananza. Vedevo sullo sfondo viali immensi e desolati con insegne luminescenti, ognuna colma di verità e certezze discordanti e urlate a gran voce."