Lavanda e miele | SASUNARU

In quel momento, Sasuke, non voleva pensare a tutte quelle frasi libidinose che si stavano formando nella sua testa causate solo ed unicamente da quello stupido biondino. Ci avrebbe pensato dopo, ora voleva solo rivedere un'altra volta quel suo colorito così rosso da far invidia alla colorazione più intensa dei gladioli.
Si chinò nella direzione di quella testa quadra e con voce quasi roca gli sussurrò direttamente nel suo orecchio ambrato e ancora leggermente roseo dall'imbarazzo di prima: "ogni cosa che io ti ordinerò di fare, tu la farai. E la farai solo per me."
Poté notare a quella distanza così ravvicinata, le guance del biondo stavano di nuovo andando a fuoco, centimetro dopo centimetro, e nei suoi attenti occhi color pece non riuscì a non accorgersi di quella vibrazione che la sua colonna vertebrale aveva emesso inconsapevolmente.
"Sappi che l'unico Uchiha che è in grado di darti ordini sarò solo ed esclusivamente io."
Il miele e la lavanda gli perforarono piacevolmente i polmoni ogni volta che inspirava aria, aveva voglia di morderlo e assaggiare quella fragranza direttamente sulla sua pelle.

"Tu ora appartieni esclusivamente a me."

[Dal capitolo V]