Con uno scatto quasi violento la mano si chiude contro la sua gola, stringendo quanto basta per far capire chi comanda. Eh oh, le mani di Min Yoongi. Quelle mani nodose, venose e così da pianista. Il freddo metallo degli anelli del suo Hyung a premere contro la pelle bollente della sua gola. Jimin concederebbe tutto a quelle mani. "Hyung! mpfh, Hyung p-perfavore, ti prego ng- ah!" Labbra schiuse in cerca d'ossigeno, schiena inarcata, lacrime agli occhi per il piacere e gambe spalancate mentre con ancora più forza spinge il dildo dentro e fuori di sé, seguendo un ritmo che non esiste e muovendo i fianchi con spinte sconnesse e disordinate, cercando di colpire sempre di più quel dannatissimo punto. -Si? Che c'è puttanella, non ce la fai? Che peccato, ho intenzione di usarti come mi pare e piace. È questo che vuoi, no? - Un gemito alto, sconnesso è tutto ciò che sfugge dalle labbra del biondo, guance rigate da lacrime bollenti e labbra rosse e gonfie per quanti morsi ci ha piantato. Si ritrova a far scendere la mano sinistra dal collo al sedere, stringendo una delle natiche in una morsa violenta, fino ad affondare le unghia nella pelle morbida e chiara. Jimin vuole i segni, Dio se li desidera. La mano sinistra scatta a lasciare una sculacciata nella natica oramai torturata dalle proprie unghia. Ed ancora una, due, tre e Jimin perde il conto. -Ti ho chiesto se è questo che vuoi, Jimin. Rispondimi e non farmi incazzare. - ----------------------------- O ancora dove Jimin ha una leggera ossessione per i sex toys seppur vergine e Min Yoongi, nuovo coinquilino, ne scopre l'elettrizzante esistenza ritirando uno dei pacchi con destinatario Park Jimin.