noι тυттι ѕιaмo coмe ι ғυocнι d'arтιғιcιo: cι ιnnalzιaмo, вrιllιaмo, cι dιѕѕolvιaмo e alla ғιne cι dιѕperdιaмo.
Ad Akira piacevano poche cose precise nella vita, le ciambelle col buco, i libri con un finale inaspettato, i giorni di pioggia e il profumo della polvere da sparo. Rincorreva i sogni come un calciatore rincorre il pallone, ma allo stesso tempo amava le cose certe. Amava la certezza di un sole che sorge al mattino e tramonta la sera, del calore del fuoco, del freddo del ghiaccio e del rumore assordante dei fuochi d'artificio.
Era una che aveva come seconda casa la metropolitana e come terza il negozio del padre. Si dava da fare, ma era anche una bravissima procrastinatrice. Non credeva nella magia perchè conosceva troppo bene la chimica, e perchè si fidava solo di quello che i suoi occhi potevano vedere e comprendere.
Purtroppo, il mondo in cui abitava non era esattamente lo stesso che i suoi occhi vedevano.
Maghi, streghe, scope volanti. Era tutto reale, e lei ci era finita dentro fino al collo.
Harry Potter fanfiction
08/09/2020 #1 in Fred Weasley
«Se vuoi farmi male, fammi male stanotte.
Dammi un bacio strano, prima piano poi forte».
Gabriel sapeva che prima o poi l'avrebbe rincontrata.
Perché il mondo è davvero troppo piccolo e le possibilità che si perdano totalmente le tracce di una persona che hai visto per cinque giorni a settimana, tutte le settimane, per due anni, sono davvero poche.
Quello che non sapeva, però, e che non poteva minimamente immaginare, è che sarebbe accaduto nel momento in cui la sua vita stava per cambiare.
Perché Maeve è questo, un uragano in piena tempesta; uno tsunami dopo un terremoto; un vulcano che erutta dopo decenni di quiescenza. Qualsiasi fenomeno atmosferico di grande intensità poteva descrivere alla perfezione la ragazza, che in quegli anni di liceo si era lasciata guardare solo da lontano.
inizio: 28/10/24
fine: