DAL PROLOGO:
Karen corse come non ebbe mai fatto, le sembrava di macerare chilometri con le sue falcate, ma nella realtà aveva fatto pochi metri. Mentre correva per salvarsi, per evitare di fare la fine della vacca da allevamento, ripercorse col pensiero quei pochi mesi in cui era stata al ranch, e ancora non si capacitava di come le cose fossero peggiorate fino a quel punto. Come potevano esistere persone come loro?. Nella sua testa un turbinio di pensieri le confondeva i movimenti e in quel momento non era quello che le serviva, le serviva un miracolo non un giramento di testa o peggio uno svenimento. Ma i miracoli non erano dalla sua parte, nemmeno quel giorno. E' fantastico come una serie di sfortunate decisioni ti porti a distruggere la tua vita senza che tu ne renda conto, così successe per Karen, a sua insaputa, nel preciso momento in cui firmò il contratto di lavoro coi fratelli Smith del Fall Creak Ranch, segnò la sua morte.
Da quella firma mortale, erano passati pochi mesi e la situazione era diventata così surreale, chi prima diceva di amarla, ora la stava braccando.
Questione di attimi, pochi millesimi di secondo, lo stesso tempo impiegato dalla freccia per colmare la distanza che le divideva e le si conficcò alla base del collo. Questione di attimi. Come un interruttore, un attimo c'è luce, l'attimo dopo non c'è più. Cadde in ginocchio a peso morto, la vita già lontana dal corpo.All Rights Reserved