Sono passati mesi da quando Undi e i Byers si sono trasferiti, e finalmente tornano per natale, Undi e Mike si rivedono dopo tanto tempo e tutto sembra andare per il verso giusto,ma non sarà sempre così, un nuovo pericolo li attende.
Tra gelosie e amicizie la storia in cui il gruppo di amici si è ritrovato anni prima continua.
(Avviso:alto contenuto di Mileven)
Iniziata il 4 aprile 2020
ANCORA NON COMPLETATA
(Ho iniziato a scrivere questa storia quando ero agli inizi quindi i primi capitoli fanno cagare ma se andate avanti a leggere è scritta mooolto meglio)
Piccole parti della storia:
Una luce, una speranza. Dalla morte di Hopper i suoi occhi erano morti, ma in quel momento, in quel momento, la vidi, la luce di una volta. "Quindi domani andremo lì, e FAREMO IL CULO A QUEL MOSTRO"
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La guardo negli occhi,prendo coraggio e le dico quello che volevo dirle dal primo giorno in cui è tornata: "Ti amo..." la vedo sorridere e per qualche secondo mi perdo nei suoi occhi,che sono rimasti li stessi,dolci e allegri come sempre
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Ricordo ancora quelle parole: siate l'anomalia, l'aberrazzione, l'errore, il dato indecifrabile. Lasciate che guardandovi scuotano le loro teste uniformate. Lasciate che si vergognino di voi, che si imbarazzino. Vi insulteranno e vi minacceranno, voi lasciateli fare. Lasciate che si prendano gioco di voi. Che vi additino. (...) Siate ai loro occhi un clamoroso fallimento. Vi odieranno. Vi temeranno. Ma soprattutto, desidereranno essere come voi.
Best Rank:
3/05/2020- 1# mileven
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20/10/2020- 1# undici
Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre.
Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura".
Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro.
Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido.
Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata.
Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.