Prima che tu inizi a leggere questo piccolo sprazzo di vita di una normalissima 17enne, voglio che tu rifletta su alcuni punti...
Secondo te, quanto può essere difficile mantenere una relazione soprattutto nel momento che noi tutti stiamo passando?
Avete idea di cosa io stia intendendo: sì, esatto... la quarantena.
Amici sentiti solo tramite videochiamate, niente più passeggiate in giro per il paese, niente più scuola, viaggi possibili solo mentalmente perché quelli più lunghi che facciamo a piedi sono cucina-camera e camera-bagno...
Immaginate di vivere una situazione simile quando, sembra essere complicato, anche solo inserire "amore" e "quarantena" all'interno della stessa frase senza che questa risulti alquanto infelice.
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La storia ha inizio in un periodo relativamente tranquillo anche se, di tranquillo, nella vita di una 17enne come Lea e tanti altri, non c'è un gran che. Insomma, arrivi a casa da scuola, mangi, studi, vai ad allenamento, torni a casa, mangi e vai a letto pregando che il giorno dopo la Prof. si sia schiantata contro un castagno.
Scherzi a parte, non disperate, sarà esattamente Lea in prima persona, a raccontarvi di come, dopo una sessione di pomeriggi passati in biblioteca a far finta di studiare e ad importunare la bibliotecaria con le sue più care amiche, adocchiando Matteo, l'universitario di turno, dovrà convivere con una mente che non le lascerà più un attimo di tregua.
Nelle settimane seguenti, se non sarà lei a fare baldoria, allora saranno i suoi pensieri che si divertiranno, facendosi beffa di lei, la ragazza che non aveva mai definito "entusiasmante" avere una relazione e che, ironia della sorte, darà una chance ad un ragazzo che aveva potuto ammirare solo da lontano.
Strano, ma vero, in questa storia, i social, avranno un ruolo fondamentale quasi quanto quello della protagonista, che li userà a suo vantaggio, cercando di dare un senso a ciò che succederà.
Ah il "ciò che succederà" sta a voi scoprirlo.