Il virus aveva fatto si che l'umanità collassasse su se stessa, lasciandosi indietro l'ombra delle vittorie dimenticate e delle sconfitte grondanti di sangue come ferite aperte.
Fino a quando Loro sopraggiunsero, sconvolgendo i resti di una specie decimata.
La Terra adesso, non era altro che il centocinquantesimo pianeta della Confederazione.
L'ultimo.
Ci offrirono la cura, cosicché nessuno perisse più sotto i colpi del virus, ma ogni salvezza ha un prezzo da pagare.
Così, ogni anno, maggiorenni provenienti da ogni anfratto del globo e dotati del gene F-g18, dopo averne sperimentato il risveglio grazie ad una piccola iniezione del virus che ne fa da catalizzatore, si imbarcano per Virtus, la capitale della confederazione, volenti o nolenti.
Perché? Vi starete chiedendo.
Ebbene, il motivo è semplice: siamo Reietti, umani che gran parte della loro umanità l'hanno già persa venendo al mondo. Il gene risvegliato ci consente di controllare ogni forma di energia presente nell'universo ed incanalarla nel modo che più fa comodo.
Siamo guerrieri, destinati ad una guerra che non ci appartiene ma che ci vede comunque coinvolti,
come reliquie svendute in cambio della sopravvivenza.
E si sa, la caratteristica prominente dell'uomo, è che farebbe qualsiasi cosa per rimanere avvinghiato al minimo alito di vita.
Siamo guerrieri e la nostra è una lotta contro il buio e le creature che lo abitano: le Moire.
In un epoca afflitta da una spietata guerra fredda fra le tre maggiori casate del pianeta Haven, la casata Trekk decide di intraprendere l'obiettivo più rivoluzionario dell'intera storia Aygidiana: realizzare una spedizione per raggiungere il pianeta gemello di Haven, Gantyr, col fine di affermare la propria superiorità sui due Rhod rivali. Starà al giovane ricercatore e scienziato Albion Xant, assieme ad un assortito gruppo di collaboratori, risolvere i problemi tecnici derivanti da un'impresa di tale portata, mentre l'ombra dei complotti orditi dalle altre potenze di Haven minaccia l'integrità del progetto. Il sogno di Albion di raggiungere Gantyr è contrapposto alla brutalità degli intrighi di uomini molto più potenti di lui, ma la Moneta Fatale è sempre imprevedibile e persino un manipolo di persone può cambiare le sorti di un destino apparentemente già scritto...
La copertina è stata realizzata da Daniel Carrai, questo è il suo profilo Instagram:
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Mentre invece il font del titolo è stato creato da Alessia Mazzei:
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