Ciao ragazzi, questa storia NON è mia. È la storia che una ragazza ha pubblicato su EFP e ho deciso, per motivi di comodità, di trascriverla qui. Ripeto: non è una storia mia. [Dal capitolo 11..] «Stai ammettendo che qualcosa ti spinge a non distanziarti da me?» Sorrise assottigliando lo sguardo. « Il tuo cuore gioca brutti scherzi, Emily.» «Il mio cuore sa benissimo dove andare, il tuo non lo sa...» distolsi lo sguardo, cercando di ragionare. «Il mio è fermo.» Rimase impassibile. Nessuna emozione. Nessun atteggiamento. C'erano solo i suoi occhi immensi e le sue labbra socchiuse. «Beh, fallo ripartire allora.» Scrollai le spalle. Scoppiò a ridere, ma poi tornò serio, «Ci vorrebbe una spinta forte.» Accennò una smorfia con il naso. Così approfittai della situazione e lo spinsi facendolo indietreggiare di poco. Lui mostrò un sorriso divertito, ma allo stesso tempo dolce. «Così va bene?» Chiesi poggiando le mani sui fianchi. «Non ci provare. È duro come un martello.»