Tessa non era la classica ragazza solare, carina e gentile con tutti. Lei era diversa e lo si poteva percepire dal suo sguardo gelido che riservava a tutti. Un tempo non era così, un tempo era felice. D'un tratto iniziò a crollare tutto intorno a sè. Tutte le sue certezze, le persone a cui voleva bene, il suo sorriso, tutto sparì lasciando spazio all'eterno buio. Lei era tanto bella quanto cupa e aggressiva. Aveva iniziato a vestirsi di nero, ad essere scontrosa, a proteggersi dagli altri. Aveva iniziato ad implodere. Non parlava più con nessuno ed era perennemente fredda e distaccata, sempre persa tra i suoi pensieri, sempre triste, sempre così arrabbiata, sempre così depressa. Nella sua testa si susseguivano pensieri su pensieri, non riusciva a fermarli, le scoppiava la testa, il petto le sembrava esplodere e il respiro diventare sempre più pesante, l'aria sempre più irrespirabile. Le sembrava di trovarsi sott'acqua, le sembrava di nuotare verso la superficie, le sembrava che la superficie fosse troppo lontana. Tessa non piangeva più, era così abituata ad implodere che non faceva altro che rimanere impassibile e con lo sguardo assente, piangendo dentro.
In una notte di aprile Tessa si sentiva esattamente così, in quella notte Tessa decise di fare l'irreparabile. "Perchè no?" si chiedeva. Ma qualcosa decise per lei, qualcosa decise che doveva avere un'altra possibilità.