Ha un sorriso che ti fa venir voglia di vivere, e quando le chiedo “Sorridi per me” lei rimane stupita e, al tempo stesso, si infuria con me. Dice che le metto soggezione, quando la guardo. Ed io rispondo sempre “Io?” puntandomi il dito contro, fingendomi sorpreso. Tutte le volte che rispondo così, lei ride. E ride ancora, ancora. E Dio, caro amico mio, io ho il cuore che mi arriva nello stomaco e mi torna in gola. Ci torna dopo un po’, al lato sinistro del mio petto.
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