Pandora, sfortunata sorte ebbe la tua dolce e innocente vita a causa di Zeus, padre di tutti gli Dei, quando ti donò lo scrigno maledetto che tutti i mali conteneva e che tu apristi innocentemente. Così metà sei mali nel mondo si insediarono e l'altra metà nel mondo andarono. E la tua voce, soave e melodiosa, si spense come la pace e la serenità che un giorno, ormai lontano, regnava nell'universo. E così Pandora divenne spirito della morte, distruttrice di pace e serenità, dagli occhi argentei e misteriosi capaci di intrappolare ogni uomo e donna. Pandora, dotata di grandi poteri magici che risiedono nel suo corpo e arrivano fino alle estremità dei suoi lunghi e taglienti neri capelli alimentati solo di tristezza e disperazione. Questo per te sarà sia una maledizione che un beneficio che si spezzerà solo grazie al figlio di Zeus erede dell'Olimpo, perché sì, anche gli Dei possono morire... Questa storia non è una rivisitazione del mito di Pandora, è un incrocio di varie culture. È un piccolo racconto che avevo iniziato quando ero piccola e non l'ho mai finito. NON ABBIATE PIETÀ NEI GIUDIZI, CRITICATE COME PIÙ VI AGGRADA.