⚠️La storia presenta contenuti per adulti⚠️
Dal testo:
La porta venne spalancata per la seconda volta in pochi minuti ed una figura alta e possente entrò nella locanda. Anche lui aveva un grande cappuccio che gli copriva il viso, eccetto per le labbra ed il mento, che non sembrava vedere una lama ormai da molto tempo, infatti era coperto da una folta barba scura ed ispida. Il lungo mantello copriva le ampie spalle e le braccia robuste, lasciando scoperto il corpo dai piedi, coperti da un paio di stivali in pelle al polpaccio, protetto dall'aria notturna da dei calzari marroni.
L'immortale lo osservò per qualche istante, mentre l'uomo studiava con interesse gli avventori, cercando qualcuno di sua conoscenza, poi con movimenti lenti si avvicinò a lui, scostò lo sgabello e si sedette al fianco della creatura, che gli cedette volentieri il proprio boccale. L'uomo si dimostrò molto meno schizzinoso e trangugiò velocemente il liquido giallastro. "Avrei preferito incontrarti fra gli alberi piuttosto che in questa sudicia locanda"
Importante: Nel proseguire della storia comparirà un personaggio: Lanthir, questo è stato creato da Enedhil, ho iniziato ad utilizzarlo credendo erroneamente fosse un invenzione di Tolkien quindi, tutti i diritti riguardanti lui vanno a lei.
23-10-20 = 8° missingmoments
Dall'introduzione :
"È solo la nuda e cruda realtà. Vi fa male?
Aspettate di sentire la mia storia. "
La vita fa schifo, o per lo meno l'ha sempre pensata così Dylan O'Brien. Un ragazzo il cui futuro è stato già scritto dalle mani dai genitori e che non comprende il suo sogno, anzi lo vieta.
Un giorno, stanco della sua situazione, deciderà di abbandonare la sua piccola gabbia dorata, buttandosi a capofitto nel mondo reale, dove per esaudire i propri sogni si deve mordere e graffiare.
Purtroppo però, ad ostacolarlo, ci saranno molte persone, non solo i genitori, ma anche chi ha sempre avuto problemi più grandi di lui.
Tra cui un biondo enigmatico e misterioso.
Avvertenze:
x omosessualità
x linguaggio scurrile
x scene R18